domenica 16 dicembre 2007

Dicembre, neve e bici, sarà un pò strano....

Stamattina, sveglia alle otto, assonnato mi affaccio sul balcone di casa, indeciso ancora se tenere compagnia a Natalino nella sua uscita in pineta con un suo amico di Vairano, tal Raimondo.


Pochi secondi mi bastano per convincermi a sfidare le temperature polari che sono certo troverò lungo il percorso che andremo a percorrere, ma la limpidezza del cielo, ed il pensiero di poter sentire il rumore della neve che "scrocchia" sotto i tuoi copertoni mi ha rallegrato e convinto ad iniziare a prepararmi.

Scendo giù in garage, e pesco tra l'attrezzatura motociclistica il necessario per la vestizione!!

Pantalone termico Dainese, maglia termica da running Diadora, e poi su a seguire tutto quanto solitamente uso in inverno, con accessorio finale guanti Spidi H2Out ( - 15 ). bardato com l'omino Michelin, salgo in macchina e mi avvio verso Cassino.

-2 cazzarola, il freddo si fa sentire alla grande, comincio a dubitare sulla scelta effettuata, considerando che la mia influenza mi ha la sciato da un paio di giorni. Comunque, puntuale arrivo davanti al negozio ( Bikextreme )e trovo i ragazzi pronti ad aspettarmi. BigLuciamo, Simba e Raimondo, un amico di Simba di Vairano che vuole conoscere la nostra Pineta.


Carìco la bici ( in prestito d'uso in attesa del mio nuovo Reign 2008...speriamo....)
e via su verso la chiesetta di Cerreto, parcheggio e in sella, sino su all'ingresso di Colle Cazziglio, in un'ambientazione classica natalizia...



Imbocchiamo il sentiero in un'atmosfera surreale, in un silenzio rotto solo dal mio "sbuffare" ( sono così bardato che non riesco neanche a muovere le articolazioni ...) e dal rumore della neve sotto le ruote della bici.

Natalino bofonchia rumoreggiando (!) Raimondo a ruota ed io e Luciano a seguire. le fermate si sprecano, con la scusa delle foto, salvo qualcuno da figuracce annunciate.....



Big Luciano....



All'arrivo su a Colle Cazziglio, fermata tattica per decidere dove andare a sfrantumarsi ( fondo duro e scivoloso.....brrrr )foto,controllo dei mezzi, perchè sapete come funziona, tra professionisti i dettagli sono tutto e




via su verso la Valletta Alta.........




Sbuchiamo nello spazio assolato della vecchia cisterna, con ennesima foto di rito, un pò di rifocillamento generale ( pipì, acqua, e pulizia tacchette scarpe )e si riparte, direzione Valletta.



Arrivati finalmente all'ingresso della valletta, ci prepariamo ad affrontare la sospirata discesa sino alle macchine al parcheggio. Ci proteggiamo come la situazione consiglia e poi giù, prudenti per il fondo ma decisi e contenti.
L'ingresso della Valletta, stranamente vergine da passaggi ( il fotografo, io, ha caplestato per primo il fondo innevato....) ci invita, e noi, felici come bambini ci buttiamo al suo interno gustando il piacere della discesa.



A seguire, imbocchiamo l'Area51 e successivamente un tratto della RIP, che ci riporta alle macchine. Ovviamente le foto quì mancano, ma fidatevi, la pineta innevata è uno spettacolo imperdibile, specialmente in quelle aree dove essere umano non ha ancora posato il piede!!

E' stata un'esperienza meravigliosa, che mi ha fatto rinascere forte il desiderio di tornare a calcare le piste da sci, il prima possibile.

Alla prossima ragazzi!!

mercoledì 12 dicembre 2007

... che abbiano tette o ruote non fa differenza: ti daranno problemi!




Se riflettiamo un pò su questa espressione, è facile che ci si ritrovi a sorridere su di essa, ma neanche troppo profondamente, neanche troppo nel nostro intimo, sappiamo bene che è così, quindi ... che abbiano tette o ruote non fa differenza: ti daranno problemi!

Chi di noi, almeno una volta, non si è trovato in una condizione nella quale un'espressione del tipo "sono tutte uguali", oppure " al solito, ti abbandonano nel momento di maggior bisogno" si fa strada piano piano, e poi sgorga fuori violenta in tutta la sua cruda evidenza dalle nostre labbra, serrate in una espressione di sano disgusto?

Bene, solitamente l'insulto è rivolto verso quelle cose o persone, che hanno occupato nella nostra vita ( almeno fino a quel momento ), un posto ben chiaro e definito, un posto di assoluto rilievo, un posto che, dopo quello simbolicamente attribuito alla mamma, è intoccabile da tutti, irraggiungibile da amici e parenti, custodito amorevolmente, coccolato sino al disgusto.

Tu, gli hai sempre dato il meglio di te stesso, mettendo sempre al primo posto le loro esigenze, una lavata delicata in tutte le sue parti, un regalino ogni tanto per non farla sfigurare, belle passeggiate in mezzo alla natura, oppure, appollaiati sotto alberi maestosi, ad osservare il tramonto con le sue molteplici sfumature, incontri con gli amici, vacanze intense, senza un attimo di sosta.

Insomma, tu ce la metti tutta, fai di tutto per non far emergere un solo lamento, sei sempre pronto li a risolvere......poi, poi all'improvviso, quando proprio pensi di essere l'uomo più felice della terra.....sbadabumm, ti arriva la mazzata, inaspettata, violenta, e ti ritrovi con il culo per terra, lasciato a piedi come l'ultimo degli sfigati, ti guardi intorno e non vedi nessuno che possa spiegarti il perchè di quell'improvviso abbandono, ritrovi solo il volto dei tuoi amici, che ti osservano, scuotendo il capo, come tanti Torquemada in attesa di una tua confessione, e tu li senti nel tuo cervello, senti le loro voci sibilanti pronunciare quelle maledette 4 paroline, senti ronzare incessantemente quel: te lo avevamo detto..........che non avresti mai voluto sentire.

Ed e li che cominci a ripercorrere pian piano nella tua mente gli ultimi avvenimenti, li rivedi, tutti come in un film al al rallentatore cercando di scoprire come e dove hai sbagliato.

Sarà stato quando non hai creduto opportuno sostituire la catena, o quando hai rimontato la camera riparata 16 volte, oppure sarà stato quando, nonostante i suoi avvertimenti, sei uscito quatto quatto a farti l'escursione imperdibile con gli amici, oppure quando gli hai detto che mai e poi mai gli avresti pagato quell'intervento estetico che tutte le sue amiche hanno fatto, e che ha loro cambiato la vita, perchè a te, lei, piaceva così ( in effetti gli sarebbe proprio servito quell'intervento, ma 5,000 euro onestamente sono una bella cifra, sai cosa ci puoi comprare....).

Bho, valle a capire.

Di una cosa però sono sicuro, loro, sanno già come andrà a finire, sanno già tutto in anticipo. Ti danno un pò di contentini giorno per giorno, ti fanno credere di essere tu quello che domina, ti portano su alle stelle, e ti fanno poi rotolare a valle come un sacco di niente, insomma giocano, giocano e si divertono.

Ma una cosa non sanno, non sanno che in fondo, è proprio quello che noi vogliamo, giocare, giocare più a lungo possibile, giocare per sentirsi vivi, per sentirsi veri, e se questo vuol dire cambiar giocatori, ben venga, anzi, sai che noia sarebbe altrimenti!!









domenica 9 dicembre 2007

Roccamonfina e i suoi castagneti....

Ciao ragazzi, torno a scrivere un pò in ritardo rispetto al mio solito, ma sapete, bisogna pur vivere, quindi, lavorare è necessario.

Roccamonfina, è un bel paesino arroccato a circa 900 mt, che si può raggiungere sia da parte sud, salendo per Marzano Appio per intenderci, sia da Nord, imboccando la statale che ti porta in cima da Mignano Monte Lungo, passando per Conca della CampaniaE' conosciuto gastronomicamente per 3 prodotti di alta gamma, i funghi porcini, le castagne, e negli ultimi anni, il vino, che sta pian piani ritagliandosi un posto di rilievo nel panorama naziona

Bene adesso parliamo dell'escursione.

Il gruppone pronto per l'escursione si riunisce davanti al......cimitero, pose plastiche e foto di rito, con il solito Skeleton che da bravo fotoregistascenografo, dava indicazioni a destra e manca. Ovviamente, mancava all'appello uno degli storici del gruppo, ma ormai si sa...MARIO SOLA!!


Partenza direzione del paese, per imboccare subito dopo un sentiero che ti catapulta improvvisamente in uno scenario completamente inaspettato in cui predominano i colori dell'autunno e dove le foglie di castagno la fanno da padrona, insinuandosi in ogni affranto, rendendo tutto stranamente ( e pericolosamente!!! ) piatto e senza asperità.



Il giro procede tranquillo all'interno del Parco regionale, chiudendosi in un anello che ci fa percorrere in tondo la circonferenza del cono vulcanico, seguendo sentieri mediamente facili, con alcune varianti decisamente impegnative, a causa del solito fondo, che coperto di foglie, nasconde insidie di ogni genere......( poi magari è solo perchè io sono una pippa.....:) ).

Il gruppone procede comunque senza scossoni, in perfetta fila indiana, cazzagiando del più e del meno, tra risate e sfottò ( quelli della prostata si scambiavano battute allusive su uno degli assenti........un certo Mario.......he he he )





Finalmente si arriva alla sommità, breve pausa per cambiarsi dagli abiti sudati ( comunque si è lavorato ragazzi, in mtb non esistono "passeggiate" ) ....
e poi giù in discesa!!! E quì la delusione.....5 minuti e tutto finito.....onestamente mi aspettavo di più, ma cosa volete, a volte tanta salita non vuol dire altrettanta discesa, e questa è stata una di "quelle" volte!!Comunque seppur breve il tratto in discesa ha regalato momenti di sano divertimento, senza mai abbandonare la giusta concentrazione, visto il fondo infido.
Bene, giunti a valle, saluti e abbracci con l'unico superstite del folto gruppo di accompagnatori del primo mattino, ed organizzazione per il pranzo al sacco.....
Pane e salsiccia, gateaux di patate, formaggio e vino, dolce e caffettino al bar, cosa volete di più dalla vita??? Ovviamente il tutto consumato tra gli alberi di castagne,



i cui fusti in alcuni casi hanno dimensioni da sequoie......


Bene, il tempo ci ha graziato ancora una volta, la compagnia è stata come sempre all'altezza della situazione, i mezzi hanno risposto a dovere.


Grazie a tutti e alla prossima!!!!